Racconto di viaggio – Cammino della Rota Vincetina – Sentiero dei pescatori – Portogallo
Quando il sentiero si affaccia sul promontorio, appare un faraglione, poi una sottile striscia di spiaggia, stretta tra le scogliere e le onde dell’oceano, che si protende fin dove l’occhio non arriva, dissolta nella nebbia di salsedine spinta dal vento contro le rocce. La traccia del cammino della Rota Vicentina però non può ardire in quel passaggio: questo lembo estremo di terra che si distende davanti a noi esiste solo in bassa marea, poi viene sommerso dalle acque. Se invece di seguire il sentiero ufficiale che devia all’interno, percorressimo tutta la spiaggia fino alla fine? La domanda che mi assilla, oltre alla marea, è se in fondo ci sarà una via di uscita. L’idea mi è venuta la sera prima, studiando il percorso. Le mappe offline scaricate sul navigatore indicano un paio di vie di fuga in mezzo ai promontori. L’ultima volta che mi sono fidato ciecamente di quelle mappe, però, il sentiero in fondo al lago non esisteva e mi sono dovuto inerpicare su per la scarpata tra vegetazione, sassi e rovi spinosi. Stiamo per rinunciare all’idea, ma la tentazione è troppo grande. Forse non mi fido perché ho una certa conoscenza della montagna e nulla del mare. L’unica presenza umana è un surfer solitario, fuggito dalle spiagge affollate di curiosi personaggi, hippies, che dormono nei loro furgoncini camperizzati e che sembrano uscire da altri tempi. Aspetta lì l’alta marea, da solo, per sfidare le onde e averle tutte per sé in quella baia selvaggia. Mi dice che prima dell’alta marea ci sono ancora alcune ore. Ha l’aria di quello che ne sa e mi dà coraggio. Proviamo! Male che vada, battiamo in ritirata o ripariamo da qualche parte in attesa della bassa marea.Per qualche chilometro, quella striscia di sabbia stretta tra le scogliere e le onde dell’oceano è il teatro di euforia, stupore, magia. La spiaggia effimera, dove osano solo i gabbiani. Mentre procedo, continuo a guardarmi intorno, in balia di un panorama caleidoscopico: il controluce attraverso la nebbiolina verso sud, la terra illuminata dal sole verso nord, le rocce scure a sinistra, le onde del mare a destra, e quella sottile striscia di sabbia sotto ai piedi. Non ho mai visto una spiaggia simile in tutta la mia vita. È più facile lasciare fluire le emozioni invece che controllarle, mentre l’oceano fa più rumore di quanto io possa urlare.Procediamo, e un passo alla volta il passaggio impossibile diventa realtà. Quell’idea un po’ folle della sera prima si è materializzata. Quando volgo lo sguardo indietro, il faraglione da dove siamo partiti diventa sempre più piccolo, fino a dissolvere all’orizzonte. Continuiamo, promontorio dopo promontorio, ben oltre quello che ritenevamo possibile. Un occhio al mare, un occhio alla mappa, senza fermarci. Raggiungiamo infine una spiaggia a sud, che ci ricollega al mondo. L’oceano, spazzato dal vento, ci ipnotizza. A volte ci fermiamo e rimaniamo lì senza dire nulla, bloccati a fissare i cavalloni che si alzano come muri, si arrovellano e poi si abbattono vicino alla spiaggia. Allontanandosi dalla costa il paesaggio diventa secco e desertico, tra piante grasse e arbusti che sembrano non essere bagnati da una goccia d’acqua da mesi. Ma anche oltre un chilometro di distanza, ogni tanto, il frastuono delle onde più grosse, improvvisamente, si sente ancora. Ascolto con l’orecchio teso e non vedo l’ora di tornare sulla costa.Verso fine tappa, nel pomeriggio, ci dovrebbe essere un sentierino, fuori dalla traccia del cammino, che precipita giù da una scogliera verso un’altra lunga spiaggia deserta. E così, il cammino è proseguito tra piste di sabbia e terra rossa, boschi di pini ed eucalipti, spiagge selvagge, vento e onde.Camminare mette in uno stato mentale che mi isola dal mondo. In alcuni casi, però, l’ambiente è talmente grandioso che diventa più forte dei miei pensieri. Allora quello stato di pace interna si alterna all’osservazione, allo stupore, all’euforia. Un viaggio in tutti i sensi, quello che mi piace di più. Dicono che la Rota Vicentina sia uno dei cammini costieri più belli del mondo. Ora non mi resta che fare una cosa: gli altri!
Rota Vicentina cammino a piedi – Le tappe del sentiero dei pescatori
Porto Covo – Vila Nova de Milfontes (19 km) La prima tappa inizia a Porto Covo, un piccolo paese di pescatori sulla costa sud-occidentale del Portogallo. Il percorso segue la costa rocciosa e selvaggia del Parco Naturale del Sud-ovest Alentejano e della Costa Vicentina, attraversando piccole spiagge e insenature. Il tragitto termina a Vila Nova de Milfontes, una cittadina sulla foce del fiume Mira, con belle spiagge e un caratteristico centro storico.
Vila Nova de Milfontes – Almograve (12 km) La seconda tappa parte da Vila Nova de Milfontes e attraversa tratti di costa selvaggi. Lungo il percorso si incontrano piccoli villaggi di pescatori, spiagge isolate e scogliere frastagliate. L’arrivo è ad Almograve, un piccolo villaggio di pescatori con una bella spiaggia.
Almograve – Zambujeira do Mar (22 km) La terza tappa è una delle più lunghe e impegnative della Rota Vicentina a piedi. Il percorso continua lungo la costa rocciosa, attraversando piccoli villaggi zone più selvagge. L’arrivo è a Zambujeira do Mar, una piccola località balneare con una bella spiaggia.
Zambujeira do Mar – Odeceixe (18 km) La quarta tappa inizia a Zambujeira do Mar e continua lungo la costa, attraversando piccoli di pescatori e una serie di spiagge incantevoli. Si passa per una grande spiaggia con un lungo tratto di dune di sabbia. Il percorso termina a Odeceixe, un bellissimo villaggio sulla riva del fiume Seixe, con un suggestivo centro storico e una grande spiaggia di sabbia.
Odeceixe – Aljezur (23 km) La quinta tappa parte da Odeceixe e attraversa il territorio interno della regione, attraversando distese di campi coltivati e suggestivi villaggi rurali. Si passa per il Parco Naturale del Sud-ovest Alentejano e della Costa Vicentina, con viste mozzafiato sulla costa. L’arrivo è ad Aljezur, una graziosa cittadina situata sulla cima di una collina con vista sulla valle del fiume Aljezur.
Aljezur – Arrifana (17 km) La sesta tappa è una breve ma impegnativa passeggiata lungo la costa, attraversando scogliere ripide.
Arrifana – Carrapateira (20 km) La settima tappa inizia ad Arrifana e attraversa il territorio interno della regione, passando attraverso campagne coltivate e antichi villaggi rurali. Il percorso termina a Carrapateira , un antico villaggio rurale ristrutturato con cura, che conserva ancora il suo fascino tradizionale.
Carrapateira – Vila do Bispo (15 km) La ottava tappa è una lunga passeggiata attraverso la campagna, che passa per antichi sentieri di campagna e attraversa la bella valle di Barranco do Zambujeiro. L’arrivo è a Vila do Bispo, un antico villaggio situato vicino al promontorio di Sagres, con una grande chiesa e un centro storico affascinante.
Vila do Bispo – Cabo de São Vicente (15 km) La nona e ultima tappa della Rota Vicentina a piedi inizia a Vila do Bispo e termina al punto più meridionale del Portogallo continentale, il Cabo de São Vicente. Il percorso segue la costa rocciosa del Parco Naturale del Sud-ovest Alentejano e della Costa Vicentina, passando per piccoli villaggi di pescatori e belle spiagge selvagge. L’arrivo al faro di Cabo de São Vicente offre uno spettacolo mozzafiato, con le scogliere a picco sul mare e una vista panoramica sulla costa e sull’oceano.
Rota Vicentina cammino a piedi – Clima – Quando andare
La zona della Rota Vicentina si trova in una regione del Portogallo nota come l’Algarve occidentale e il Parco Naturale del Sud-ovest Alentejano e della Costa Vicentina, che ha un clima mediterraneo temperato. Ciò significa che la regione ha estati calde e asciutte e inverni miti e piovosi.
Le temperature medie in estate (giugno-agosto) oscillano intorno ai 25-30°C, ma possono superare i 35°C durante i giorni più caldi. Le notti estive sono generalmente fresche e confortevoli, con temperature che scendono di solito sotto i 20°C.
In inverno (dicembre-febbraio), le temperature medie variano tra i 10-15°C, con piogge frequenti. Tuttavia, anche in questo periodo dell’anno, ci possono essere giornate soleggiate e miti, con temperature che raggiungono i 20°C.
La primavera (marzo-maggio) e l’autunno (settembre-novembre) sono probabilmente i periodi migliori per visitare la zona, con temperature piacevoli e meno turisti rispetto all’estate.
Va notato che la regione può essere esposta a forti venti, in particolare durante l’inverno e la primavera, che possono rendere il trekking un po’ più impegnativo. Inoltre, la zona può essere soggetta a incendi boschivi durante l’estate, quindi è importante prestare attenzione ai consigli locali sulla sicurezza e rispettare le regole per prevenire incendi.
Rota Vicentina cammino a piedi – Il terreno
Ecco una panoramica generale del terreno lungo la Rota Vicentina:
Sentieri costieri: Gran parte della Rota Vicentina segue la costa, quindi i camminatori si troveranno a camminare su sentieri costieri che offrono viste spettacolari sull’oceano. Questi sentieri possono essere ripidi in qualche breve tratto, in generale piuttosto piatti e facili da percorrere.
Sabbia: Gran parte del percorso è sabbioso e a tratti fastidioso. Possono essere utili le ghette da sabbia, anche se personalmente alla fine le ho usate pochissimo.
Sentieri boscosi: Alcune sezioni della Rota Vicentina attraversano boschi di sugheri e querce da sughero, offrendo un’esperienza molto diversa da quella lungo la costa.
Strade sterrate: In alcune sezioni della Rota Vicentina, i camminatori dovranno percorrere strade sterrate che collegano i vari villaggi della zona.
In generale, la Rota Vicentina offre un terreno vario e impegnativo, ma anche molto affascinante per i camminatori. È importante essere preparati fisicamente e mentalmente per affrontare le diverse sfide che il terreno può presentare.
Rota Vicentina cammino a piedi – Dove dormire
La Rota Vicentina è un percorso di trekking dove ci sono diverse opzioni di alloggio, a seconda delle tue preferenze e del tuo budget.
- Alberghi e pensioni: Ci sono diverse opzioni di alloggio lungo la Rota Vicentina, tra cui alberghi e pensioni. Questi alloggi offrono camere private e servizi come ristorante e bar.
- Ostelli: Ci sono anche diversi ostelli lungo la Rota Vicentina. Gli ostelli offrono dormitori condivisi e spazi comuni come cucine e sale da pranzo.
- Campeggi: Se preferisci dormire all’aperto, ci sono anche campeggi lungo la Rota Vicentina. Alcuni campeggi offrono anche bungalow o tende già montate.
- Alloggi rurali: Se vuoi vivere un’esperienza più autentica, puoi considerare di soggiornare in un alloggio rurale. Ci sono diverse fattorie e case rurali lungo la rota che offrono camere e appartamenti.
Lungo il sentiero storico invece e sistemazioni sono molto meno e motlo più costose. Sarebbe meglio prenotare in largo anticipo e assicurarsi delle sistemazioni a prezzi accettabili per un camminatore.
In ogni caso, consiglio di prenotare in anticipo, soprattutto nei mesi estivi, quando la rota è più affollata. Inoltre, tieni presente che alcune tappe della Rota Vicentina possono essere piuttosto lunghe, quindi è importante pianificare il tuo percorso in modo da poter raggiungere il tuo alloggio in tempo per la notte.
Rota Vicentina cammino a piedi – Come vestirsi
Ecco alcuni consigli su come vestirsi lungo la Rota Vicentina:
Abbigliamento leggero: In estate, le temperature possono diventare molto calde e umide, quindi ti consiglio di indossare abiti leggeri, traspiranti e comodi, come pantaloncini, t-shirt e scarpe da trekking leggere.
Strati: Anche se le temperature estive possono essere alte, durante la notte possono abbassarsi sensibilmente. Per questo motivo, ti consiglio di portare con te un abbigliamento a strati, come un maglione leggero o una giacca a vento, che ti permetterà di adattarti alle diverse temperature.
Scarpe da trekking: La Rota Vicentina è un percorso di trekking, quindi è importante indossare scarpe da trekking resistenti e confortevoli. Le scarpe dovrebbero offrire un buon supporto per le caviglie e avere una suola antiscivolo per affrontare i terreni accidentati.
Cappello e occhiali da sole: Durante l’estate, il sole può essere molto forte lungo la costa portoghese, quindi è importante proteggere gli occhi e la testa con un cappello e degli occhiali da sole.
Protezione solare e repellente per insetti: Lungo la Rota Vicentina, potresti incontrare diverse specie di insetti e zanzare. Per questo motivo, ti consiglio di portare con te una crema solare e un repellente per insetti.
Zaino: Infine, ti consiglio di portare con te uno zaino leggero e resistente, in cui poter trasportare tutto il necessario durante la tua escursione, come acqua, cibo, vestiti di ricambio e altre attrezzature.
Rota Vicentina – Trasporti
Ci sono diverse opzioni per arrivare e ripartire dalla Rota Vicentina in base alle diverse sezioni del percorso che si vuole percorrere e alle esigenze individuali.
Ecco alcune delle opzioni più comuni:
Arrivare in aereo: La città più vicina all’inizio del percorso è Lisbona. Da qui, si può prendere un autobus o un treno per raggiungere il punto di partenza del percorso. L’aeroporto di Faro è un’alternativa, ma si trova a circa tre ore di auto dalla Rota Vicentina.
Arrivare in auto: Se si vuole avere maggiore flessibilità durante il percorso, si può optare per l’arrivo in auto. Ci sono diverse compagnie di noleggio auto disponibili sia a Lisbona che a Faro.
Utilizzare i mezzi pubblici: Ci sono diverse opzioni di autobus e treno per raggiungere le città vicine al percorso, come Lagos, Sagres, Santiago do Cacém e Sines. Dalle città vicine, è possibile prendere un taxi o un servizio di trasporto locale per raggiungere il punto di partenza del percorso.
Servizi di trasporto privati: Ci sono diverse compagnie di trasporto private che offrono servizi di trasporto da Lisbona o dall’aeroporto di Faro direttamente alla Rota Vicentina.