Un tuffo nel Mar Morto

mar morto giordania

Il Mar Morto, lo dice la parola, non ospita molta vita. Una volta era un mare vero e proprio, poi si è prosciugato fino a che le sue acque hanno una densità di sale diverse volte superiore a quella del mare.

È un luogo memorabile? No. È un luogo affascinante? No. È un luogo bello? In realtà no. Se però si è da quelle parti, non si può non andarci, anche solo per la curiosità. Il paesaggio non è dei migliori. Il Mar Morto giace nella depressione più profonda della terra, intorno è tutto brullo, non ci sono paesini carini o spiagge. Si scende nella depressione fino alla riva e si prova l’esperienza del bagno in un’acqua è impossibile annegare. A parte la strana sensazione di galleggiamento, non è un gran bagno. Il sale è talmente concentrato che già brucerebbe al contatto con gli occhi. In pratica non si possono nemmeno fare due bracciate. Non si nuota. Ci si mette ammollo e si galleggia con metà del corpo che rimane fuori dall’acqua. In più, se doveste avere delle ferite, sarebbero dolori. Ho letto vari resoconti di persone che dicono che quando ti immergi nel Mar Morto senti qualcosa bruciare da qualche parte, che ti accorgi di qualche piccola ferita che non pensavi di avere. Mi sembrava strano, e infatti a me non è bruciato nulla. Sarà che non sono abituato a viaggiare con ferite ancora vive e sanguinolente.

mar morto

Il Mar Morto segna il confine tra Giordania e Israele. Che ci si arrivi da una parte o dall’altra, poco cambia. Le due sponde si guardano ad occhio nudo. È un mare ma ha le dimensioni di un lago.

Il mio bagno dura si è no 10 minuti, il tempo di galleggiare sul sale, farmi una foto e dire “ho fatto il bagno nel Mar Morto”. Il viaggio in Giordania poi lo ricordo per altre cose. Ad ogni modo, è una di quelle tappe che vanno fatte, anche solo per uscire da Madaba, vedere com’è il paesaggio nei dintorni. La strada asfaltata che scende al mare poi è una lingua nera scurissima che al tramonto traccia una figura sinuosa sulla sabbia rossa del deserto circostante. L’ho percorsa con un’auto e autista e due turisti francesi trovati a Madaba perché da lì, nonostante sia la cittadina più vicina, non ho trovato alcun mezzo pubblico che mi ci portasse.

strada mar morto

–> Foto e racconto del viaggio in Giordania

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